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Nel mondo iperconnesso di oggi, il settore turistico è sempre più influenzato dalle dinamiche del colonialismo digitale. In Sardegna, come in molte altre destinazioni, le strutture ricettive locali si trovano spesso in una posizione di svantaggio rispetto ai giganti del web che dettano le regole del gioco. Operatori turistici, Hotel e B&B si ritrovano a dipendere dalle grandi piattaforme di prenotazione online per gran parte della loro attività, dovendo accettare commissioni elevate e perdendo il controllo diretto sulla distribuzione e sui prezzi.

Ma esiste un modo per ribaltare questa situazione e riappropriarsi del proprio mercato: avere un sito web personale con un sistema di prenotazione diretta integrato. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio cosa significa il colonialismo digitale nel contesto turistico sardo e perché dotarsi di un sito è un fattore chiave per il successo e l’indipendenza della tua struttura ricettiva.

Il colonialismo digitale è un fenomeno in cui poche grandi aziende tecnologiche, spesso con sede in paesi economicamente avanzati, dominano il mercato digitale globale. Nel settore turistico, questo si manifesta principalmente attraverso le OTA (Online Travel Agencies) come Booking.com, Expedia e Airbnb. Queste piattaforme hanno acquisito un enorme potere di mercato, diventando il punto di riferimento per molti viaggiatori nella ricerca e prenotazione di alloggi.

L’ascesa delle OTA ha portato indiscutibili vantaggi in termini di visibilità e accesso a un bacino di utenti globale per le strutture ricettive. Tuttavia, questo è avvenuto a un prezzo elevato. Le commissioni applicate da questi portali, che spesso si aggirano intorno al 15-30% per ogni prenotazione, rappresentano un onere significativo soprattutto per le attività più piccole come affittacamere e B&B, riducendo i loro margini di profitto. Inoltre, le strutture perdono il controllo diretto sulla propria strategia di distribuzione e di prezzo, dovendo sottostare alle regole e alle condizioni imposte dalle piattaforme.

Un altro aspetto critico del colonialismo digitale nel turismo è la perdita di contatto diretto con i clienti. Quando le prenotazioni avvengono tramite un aggregatore, le strutture ricettive hanno accesso limitato ai dati dei propri ospiti, rendendo più difficile costruire relazioni durature e promuovere la fidelizzazione. Questo può ostacolare la crescita del brand e la differenziazione rispetto ai concorrenti.

Nel lungo termine, il rischio per le strutture ricettive è di diventare eccessivamente dipendenti dai grandi portali per la maggior parte dei propri incassi. Questo le rende vulnerabili a eventuali cambiamenti nelle politiche o negli algoritmi delle piattaforme, che possono avere un impatto significativo sulle prenotazioni e sui ricavi.

È chiaro che il colonialismo digitale nel turismo rappresenta una sfida per hotel, affittacamere e B&B che desiderano mantenere il controllo sul proprio business e costruire relazioni dirette con i clienti.

Il colonialismo digitale ha un impatto significativo anche su altri settori dell’industria turistica sarda, come le attrazioni e le guide turistiche.

Per quanto riguarda le attrazioni turistiche, molte di esse si affidano alle recensioni e alla visibilità sulle piattaforme online come TripAdvisor o GetYourGuide per attrarre visitatori e come sistema di prenotazioen di tour ed escursioni . Queste piattaforme, pur offrendo una grande esposizione, spesso trattengono commissioni elevate sulle prenotazioni e possono influenzare pesantemente la reputazione di un’attrazione con il loro sistema di recensioni. Inoltre, le attrazioni più piccole o meno note possono faticare ad emergere nelle classifiche, venendo oscurate da competitor più grandi e affermati.

Questo riduce i margini di guadagno per le guide, che si trovano a dover competere in un mercato globale con tariffe spesso al ribasso. Inoltre, la dipendenza dalle piattaforme online rende difficile per le guide costruire una clientela diretta e fidelizzata, poiché i viaggiatori tendono a cercare sempre le opzioni più economiche e convenienti sul web.

Per contrastare questi effetti, anche attrazioni e guide turistiche possono beneficiare di un proprio sito web ben ottimizzato, che permetta di attrarre prenotazioni dirette e di stabilire un rapporto più personale con i visitatori. Attraverso contenuti di qualità e testimonianze autentiche da diffondere sui social e attraverso un blog, è possibile distinguersi dalla massa e costruire una reputazione solida nel proprio segmento di mercato.

Inoltre, creare collaborazioni e network tra operatori locali può aiutare a promuovere reciprocamente le proprie attività e a offrire esperienze più complete e autentiche ai viaggiatori, incoraggiandoli a prenotare direttamente con i fornitori del territorio invece che attraverso piattaforme generaliste.

In definitiva, il colonialismo digitale tocca tutti gli aspetti del turismo sardo, ma adottando strategie mirate e puntando sull’autenticità e la qualità del servizio, è possibile per gli operatori locali riaffermare la propria identità e il proprio valore nel mercato turistico globale.

Riappropriarsi della propria narrazione online e creare un’esperienza digitale coinvolgente non è solo una questione di visibilità e prenotazioni dirette, ma ha un impatto concreto sulla sostenibilità economica delle attività turistiche sarde.

Uno dei problemi principali per molte aziende in Sardegna è la limitata disponibilità di liquidità. Le alte commissioni trattenute dai grandi portali e la dipendenza da questi canali di prenotazione riducono i margini di profitto e lasciano poco spazio per reinvestire nella propria attività. Questo può innescare un circolo vizioso in cui la qualità dei servizi ne risente, rendendo più difficile attrarre clienti e generare ricavi.

Invece, adottando una strategia digitale integrata e puntando su un sito web con prenotazione diretta, gli operatori possono aumentare la propria redditività e avere più risorse da dedicare al miglioramento della propria offerta. Che si tratti di rinnovare le strutture, ampliare i servizi, formare il personale o investire in iniziative di promozione, avere una maggiore liquidità consente di fare scelte strategiche per la crescita della propria attività.

Inoltre, la competitività di una struttura turistica non si gioca solo sul prezzo o sulla posizione, ma su una combinazione di fattori che rendono unica e memorabile l’esperienza del viaggiatore. Che sia la qualità della colazione, l’atmosfera autentica di un paesino dell’entroterra o l’opportunità di immergersi nella natura incontaminata, sono questi elementi distintivi che fanno la differenza e giustificano anche un posizionamento di prezzo più alto.

Concentrandosi sulla qualità e sulla propria unicità, gli operatori turistici sardi possono emergere in un mercato affollato e attrarre un target di viaggiatori più di qualità, in linea con la propria offerta. E questo non solo genera benefici per la singola attività, ma ha un impatto positivo su tutto il territorio. Permette a chi lavora nel turismo di lavorare in tranquillità e far crescere il proprio sogno di vita, non in continua “emergenza stagionale”.

Riflettiamoci, ogni business turistico è parte di un ecosistema locale fatto di fornitori, partner e altre attività complementari, ma anche della vita privata dei singoli lavoratori. Quando un operatore ha più liquidità e può investire nella propria attività, genera un indotto positivo per tutto il territorio. I dipendenti stessi possono permettersi di acquistare più prodotti locali, concedendosi anche esperienze e sfizi vicino a casa, facendo circolare il denaro nel territorio. Acquistando prodotti e servizi da altre aziende locali, si contribuisce a sostenere l’economia della zona e a creare un circolo virtuoso di crescita e sviluppo.

L’impatto di quel 15-30% di commissioni che attualmente finisce nelle tasche delle grandi piattaforme (e quindi spesso all’estero) sarebbe enorme per l’economia turistica sarda, soprattutto per le piccole attività. Facciamo un rapido calcolo per rendere l’idea partendo da una micro attività: un B&B con 5 camere che in alta stagione fattura in media 150€ a notte per camera.

Ipotizziamo un tasso di occupazione dell’80% su 120 giorni di alta stagione. Il fatturato totale sarebbe: 5 camere x 150€ a notte x 120 giorni x 80% di occupazione = 72.000€

Se il 30% di queste prenotazioni passa attraverso le OTA, stiamo parlando di 21.600€ di fatturato intermediato! Con una commissione media del 20%, il B&B sta pagando 4.320€ a Booking, Airbnb, e piattaforme simili. Questa cifra, se rimanesse in cassa, potrebbe fare una grande differenza per una piccola attività a conduzione familiare. Potrebbe essere utilizzata per:

  • Rinnovare gli arredi e le attrezzature di 1-2 camere, migliorando la qualità dell’offerta e permettendo di alzare i prezzi per quelle camere.
  • Investire megli sui servizi offerti e attrarre più clienti, magari convincendoli a ritornare, risparmiando sul costo d’acquisizione del cliente.
  • Organizzare attività ed esperienze esclusive per gli ospiti, in collaborazione con guide locali e produttori enogastronomici, differenziando la propria offerta.
  • Partecipare a fiere e laboratori di settore, per promuovere la propria attività e fare networking con altri operatori.
  • Partecipare a bandi locali e regionali che richiedono un investimento iniziale per poi rimborsare l’intera cifra a fine progetto.

Per un piccolo B&B, 4.320€ possono fare la differenza tra una stagione in perdita e una in attivo, tra poter investire nella crescita della propria attività o dover tagliare i costi. E se sommiamo queste cifre per tutti i piccoli operatori della Sardegna, l’impatto economico diventa significativo.

Questi soldi potrebbero contribuire a mantenere vive le comunità dei piccoli paesi, creando opportunità di lavoro e di reddito. Inoltre, liberare risorse da investire nella qualità e nell’unicità dell’offerta permetterebbe ai piccoli operatori di emergere nel mercato e di attrarre un turismo più consapevole e attento alle realtà locali. Questo potrebbe innescare un circolo virtuoso di sviluppo sostenibile, in cui il turismo diventa volano di crescita per tutto il territorio.

In definitiva, riappropriarsi degli strumenti digitali e puntare su una strategia online efficace non è solo una questione di sopravvivenza, ma una leva per generare valore per tutto il territorio. E con il supporto di partner esperti come studio tràtos, questo percorso diventa più facile e alla portata di tutti gli operatori che vogliono emergere e prosperare nel mercato turistico di oggi.

Quando le prenotazioni avvengono principalmente tramite piattaforme online standardizzate, si perde una componente fondamentale del viaggio: il contatto umano e l’interazione diretta con la cultura locale.

Il turismo, specialmente in una destinazione unica come la Sardegna, non si limita al semplice pernottamento in una struttura ricettiva. I viaggiatori cercano esperienze autentiche, vogliono immergersi nelle tradizioni, assaporare la cucina locale e scoprire le meraviglie nascoste del territorio. E chi meglio delle guide, degli albergatori e gestori di B&B locali può fare da ambasciatore della propria terra?

Attraverso il contatto diretto con i propri ospiti, gli operatori turistici hanno l’opportunità di raccontare le storie che rendono speciale la loro zona. Possono condividere aneddoti sulla storia locale, suggerire località nascoste e sentieri mozzafiato, consigliare i migliori ristoranti dove gustare i sapori autentici della Sardegna. Questo scambio di conoscenze e passione per il territorio arricchisce immensamente l’esperienza del viaggiatore, rendendola memorabile e unica.

Inoltre, l’interazione diretta con gli ospiti consente agli albergatori di personalizzare il servizio in base alle esigenze e preferenze individuali. Possono fornire consigli su misura, organizzare attività ed escursioni che si adattano agli interessi specifici degli ospiti, e creare un’atmosfera accogliente e familiare che fa sentire i viaggiatori come a casa.

Questo livello di personalizzazione e attenzione ai dettagli è difficile da replicare attraverso piattaforme di prenotazione online standardizzate, dove lo spazio per la descrizione e la promozione delle peculiarità locali è limitato. Gli albergatori si trovano costretti a conformarsi a schemi predefiniti che non sempre rendono giustizia alla ricchezza e all’unicità della loro offerta.

Ecco perché avere un sito web con prenotazione diretta è così importante. Non solo permette agli operatori turistici di riappropriarsi del rapporto con i propri ospiti, ma offre anche uno spazio personalizzabile e trasmettere l’anima autentica della Sardegna.

Attraverso descrizioni accattivanti, foto suggestive e contenuti curati, chi lavora nel turismo può creare un’esperienza digitale che riflette la sua identità e invoglia i viaggiatori a prenotare direttamente, aprendosi all’opportunità di un’esperienza turistica indimenticabile, fatta di contatto umano, scoperta e immersione nella cultura locale. Perché in fondo, è questo il vero spirito del viaggio.

Bisogna quindi trovare delle soluzioni che permettano di aggirare le OTA e stabilire un rapporto diretto con i propri ospiti. A questo punto, se non puoi batterli, sfruttali: una volta messo online, bisogna dare al sito web anche una visibilità. Un modo “creativo” potrebbe essere la strategia “esca e amo”: usare i grandi portali come esca per incuriosire e portare i viaggiatori a approfondire le informazioni sul sito web, scoprire le offerte riservate solo a chi prenota direttamente, e indurre a scegliere di prenotare raggirando le altre piattaforme.

Questa soluzione può essere valida anche per gli e-commerce: molte aziende usano Amazon per parassitarne la visibilità per poi indurre il cliente a comprare da loro senza intermediazioni. Ovviamente bisogna stare attenti a creare delle offerte che non si scontrino con le clausole di rate parity. Questo si traduce in un risparmio significativo sui costi di acquisizione dei clienti, che può essere reinvestito in altri aspetti del business o utilizzato per offrire tariffe più competitive.

Per le strutture ricettive e gli operatori turistici sardi che vogliono affermarsi nel mercato digitale, però, avere un sito web con un sistema di prenotazione diretta è solo il punto di partenza. Per massimizzare i risultati e costruire una presenza online solida e duratura, è fondamentale prima di tutto individuare le caratteristiche che ti rendono speciale: Perché un viaggiatore dovrebbe scegliere proprio te e rispetto alla struttura di fronte, ad esempio?

Innanzitutto, è importante affidarsi a professionisti. Un’identità di brand e un sito ben progettato, veloce, e ottimizzato per i motori di ricerca è la base per attrarre visitatori e convertirli in clienti. Deve includere un motore di prenotazione affidabile e completo, che permetta di gestire in modo efficiente le prenotazioni, i pagamenti e la disponibilità delle camere.

Per guadagnare visibilità e traffico, è necessario implementare una strategia di digital marketing a 360 gradi. Questo può includere:

  • Un blog con contenuti di qualità, che raccontino la storia e le peculiarità della struttura, diano consigli utili ai viaggiatori e promuovano le attrazioni del territorio. Un blog ben fatto aiuta a posizionarsi come esperti della destinazione e ad attrarre visitatori organici attraverso le ricerche online.
  • Una presenza attiva sui social media, per interagire con i potenziali clienti. Piattaforme come Facebook e Instagram sono ottime per mostrare il lato umano della struttura e creare una comunità di affezionati.

Questa strategia integrata può sembrare impegnativa, ma è qui che entrano in gioco professionisti come studio tràtos. Il nostro team di esperti può aiutare gli operatori turistici a creare un piano di comunicazione efficace, definire un piano editoriale per il blog e i social media, e fornire linee guida per la creazione di contenuti di qualità.

La creazione di contenuto è la chiave del successo

Sappiamo che molti operatori, come guide turistiche o gestori di B&B, hanno un patrimonio unico di conoscenze e idee sul loro territorio e la loro attività. Spesso, però, manca il tempo, le competenze o gli strumenti per tradurre queste conoscenze in una comunicazione digitale efficace. È qui che possiamo fare la differenza.

Collaborando a stretto contatto con l’operatore, il nostro compito è quello di dare forma e struttura alle sue conoscenze e idee, trasformandole in una comunicazione digitale efficace. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che la base dei contenuti deve provenire dall’operatore stesso, che è la persona che conosce meglio la propria attività. Noi possiamo dare idee e argomenti, creare uno schema e una struttura su cui basarti per iniziare a creare delle bozze, in cui c’è la sostanza del discorso. Poi sistemiamo, organizziamo e “impacchettiamo” i contenuti in un formato accattivante e adatto al web.

Il nostro compito sarà quello di rendere questi contenuti fruibili, coinvolgenti e ottimizzati per il pubblico online, attraverso un lavoro formattazione e integrazione con elementi multimediali.

In questo modo, gli operatori potranno sfruttare al massimo il loro patrimonio di conoscenze e la loro passione per il territorio, mentre studio tràtos si occuperà di valorizzare questi contenuti e di inserirli in una strategia digitale integrata ed efficace. È un approccio che mette al centro l’autenticità e l’unicità di ogni operatore, con il supporto di professionisti della comunicazione per massimizzarne l’impatto online. Grazie a questa collaborazione sinergica, gli operatori turistici sardi potranno emergere nel mercato globale, attrarre prenotazioni dirette e costruire relazioni durature con i propri ospiti, sfruttando al meglio il proprio potenziale comunicativo con il supporto di un partner esperto come studio tràtos.

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